La scuola, per far fronte ai rapidi e imprevedibili cambiamenti della società nella cultura, nella scienza e nella tecnologia, deve fare in modo che le giovani generazioni sviluppino competenze. E’ necessario che i giovani posseggano non solo conoscenze teoriche e abilità tecniche, ma soprattutto atteggiamenti di apertura verso le novità, disponibilità all’apprendimento continuo, all’assunzione di iniziative autonome, alla responsabilità e alla flessibilità. Si parla di una dimensione della persona che, di fronte a situazioni e problemi, mette in gioco ciò che sa e ciò che sa fare, ciò che lo appassiona e ciò che vuole realizzare.
La scuola deve quindi fare in modo che le giovani generazioni sviluppino competenze, intese come “combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto”.
La didattica per competenze è uno stile di insegnamento che non trasmette più semplicemente nozioni, dati da imparare a memoria ma permetta ai bambini di imparare in modo significativo, autonomo e responsabile, di fare ricerca e di essere curiosi, di fare ipotesi, di collaborare, di affrontare e risolvere problemi insieme, così come di progettare in modo autonomo.
Nei documenti per la riforma le competenze vengono individuate secondo diverse tipologie:
A. otto competenze chiave per la cittadinanza europea enunciate nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro.
B. Competenze base per l’assolvimento dell’obbligo scolastico
C. Competenze di indirizzo
D. Le competenze di fine percorso scolastico
Al di là della terminologia o classificazioni anche la scuola dell’infanzia è investita da questo cambiamento e richiede un aggiornamento della modalità di progettualità.
COME TRADURRE QUESTE COMPETENZE ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Termini da chiarire:
Conoscenza: l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; possono essere pratiche o teoriche;
Abilita’: indica la capacità di usare la conoscenza. E’ cognitiva (uso del pensiero logico, intuitivo, e creativo) e pratica (manualità, uso di metodi, materiali e strumenti)
Competenza: indica la capacità di usare la conoscenza, le abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o studio.
E’ la capacità di mobilitare e orchestrare le risorse interne ed esterne per trasformare l’ambiente in funzione di ciò che vogliamo raggiungere.
Una competenza si sviluppa quando un alunno è direttamente coinvolto nell’affrontare e progettare compiti e attività.
Per sviluppare competenze, nella scuola dell’infanzia, è necessario costruire ambienti di apprendimento che consentano di fare ricerca e di indagare, di individuare e risolvere problemi, di discutere, collaborare con altri nel gestire situazioni, riflettere sul proprio operato e valutare le proprie azioni.
L’ambiente di apprendimento per competenze mette al centro i bambini perché possano imparare ad apprendere in modo significativo, rendendoli partecipi di un progetto di costruzione attiva delle proprie conoscenze, esercitando la capacità di risoluzione di situazioni-problema, di apprendimento cooperativo e di capacità di autovalutazione.
Gli ambienti di apprendimento devono essere strutturati affinché i bambini siano motivati, stimolati ed interessati ad apprendere.
Metodologicamente il bambino è parte attiva, ha la possibilità di mettersi in gioco, sperimentando i propri saperi in attività individuali o collettive, dove l’errore diventi occasione di nuovo apprendimento.
Una didattica non più imposta ma co-costruita sui saperi dei bambini. Un bambino, partendo da una situazione stimolo, deve portare a termine un compito progettando, analizzando, provando… Una didattica densa di esperimenti, costruzioni, esercitazioni pratiche, giochi..
E’ passato il tempo delle schede pre-impostate. L’insegnamento trasmissivo demotiva i bambini ed è poco stimolante.
Il bambino è al centro dell’azione didattica e assume
responsabilità e autonomia nella costruzione del suo apprendimento.
Il lavoro per competenze comporta che i docenti assumano una nuova e più
consapevole responsabilità educativa: crescere cittadini autonomi e
responsabili, facilitando e coordinando – come un esperto coach –
l’apprendimento di ciascuno e di tutti.
Profilo delle competenze in chiave europea
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato e raggiunto competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Secondo le nuove indicazioni le competenze chiave europee si sviluppano nei campi d’esperienza come segue:
Campi d’esperienza:i discorsi e le parole
Competenze specifiche :Sa raccontare, narrare, diverse situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana, comprende testi di vario tipo letti da altri. Esegue correttamente consegne seguendo istruzioni, realizza semplici esperienze di scrittura.
Campi d’esperienza: i discorsi e le parole
Competenze specifiche: comprende frasi ed espressioni di uso frequente relativi ad ambiti di immediata rilevanza, interagisce oralmente in situazioni di vita quotidiana. Recita brevi filastrocche e canzoncine, nomina oggetti noti in contesto reale o illustrati.
Campi d’esperienza: la conoscenza del mondo
Competenze specifiche: Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e a orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Sa mettere in ordine sequenze, osserva ed individua le caratteristiche dell’ambiente e del paesaggio e ne distingue le trasformazioni. Raggruppa, ordina e seria oggetti. Sa numerare.
Campi d’esperienza:tutti
Competenze specifiche: Utilizza le nuove tecnologie, per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni, con la supervisione dell’insegnante. Riconosce lettere e numeri sulla tastiera.
Campi d’esperienza : tutti
Competenze specifiche: Acquisisce ed interpreta l’informazione. Individua collegamenti e relazioni, trasferisce in altri contesti. Organizza il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità d’informazione. Individua relazioni spaziali, temporali, causali tra oggetti e avvenimenti. Formula ipotesi per spiegare fenomeni e fatti. Motiva le proprie scelte.
Campi d’ esperienza: il sè e l’altro
Competenze specifiche: manifesta il senso dell’identità personale, attraverso l’espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti. Conosce elementi della storia personale e familiare. Pone domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che e bene e male. Riflette sui proprio diritti e doveri, sui valori e sulle ragioni che determinano il proprio comportamento. Riflette, si confronta e ascolta adulti e bambini tenendo conto del proprio e dell’altrui punto di vista. Gioca in modo costruttivo e collaborativo, creativo e partecipativo con gli altri. Riconosce l’autorità e segue regole di comportamento. Assume comportamenti corretti e rispettosi per la sicurezza, la salute propria e degli altri, rispettando persone, cose, luoghi e ambienti.
Campi d’esperienza : tutti
Competenze specifiche: Effettua valutazioni rispetto alle informazioni ai compiti al contesto, prende decisioni relative ai giochi e ai compiti. Assume e porta a termine consegne ed iniziative. Pianifica e organizza il proprio lavoro. Trova soluzioni a semplici problemi.
Campi d’esperienza: il corpo e il movimento
Competenze specifiche :padroneggia abilità motorie di base. Partecipa alle attività di gioco e sport rispettando le regole. Utilizza gli aspetti comunicativi relazionali del messaggio corporeo. Utilizza nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza e ai corretti stili di vita. Individua e nomina le parti del corpo .Osserva semplici norme d’igiene personale. Gestisce in autonomia alcune azioni di routine di vita quotidiana. Padroneggia schemi motori di base. Controlla la motricità fine: colora, piega, taglia esegue semplici compiti grafici. Esegue giochi di movimento individuali o a squadra rispettandone le regole.
Campi d’esperienza: linguaggi creativita’ ed espressione.
Competenze specifiche: Padroneggia gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici e visivi multimediali. Illustra e drammatizza racconti, realizza giochi simbolici. Crea manufatti plastici e grafici, ascolta brani musicali, segue il ritmo con il corpo, riproduce il rito con la voce e con semplici strumenti, partecipa al canto.
Profilo generale delle competenze alla fine del triennio di scuola dell’infanzia
Al termine del percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato e raggiunto competenze di base che strutturano la sua crescita personale:
Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue ed esperienze.